The hiring chain
Settembre è sempre un momento di ripartenza, ma forse ancora più spesso si tratta di riannodare i fili che l’estate e il sole hanno leggermente allentato.
Ecco dunque che ho pensato di recuperare questa interessantissima campagna internazionale promossa da CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) in occasione della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 21 marzo.
Non tanto per la gradita partecipazione di Sting, che interpreta la canzone originale, intitolata appunto The Hiring Chain, e sulla quale si sviluppa il video della campagna, ma proprio per la coerenza e la forza del messaggio che l’intero progetto trasmette.
Una vera e propria reazione a catena che diffonde una nuova consapevolezza sociale.
La pratica è l’unico modo per offrire reali opportunità di dimostrare le proprie competenze e allo stesso momento diventano la prova tangibile che lavorare con efficacia e soddisfazione è possibile: per tutti.
Ecco allora che l’esempio vissuto sulla propria pelle, sottolineato con convinzione e coerenza da testo e immagini, si trasforma in un circolo virtuoso in grado di favorire nuove consapevolezze e nuove opportunità. “The Baker hired Simone and everybody saw that she could do the job. The Lawyer went to the Baker and saw Simone at work. The Lawyer hired John because the Baker hired Simone the Baker hired Simone.”
Quasi come la canzone di Sergio Endrigo “Ci vuole un fiore”, anche The Hiring Chain delinea un percorso chiaro e definito: serve però cominciare, offrire reali opportunità per rendere riconoscibili competenze ed energie; ancora meglio per rendere visibile le persone e le loro capacità.
Invito chi volesse approfondire il progetto a visitare il sito https://hiringchain.org/ in cui si trovano anche approfondimenti sul tema del lavoro utili anche ad aziende e datori di lavoro che hanno interesse ad approfondire il tema dell’inserimento lavorativo di una persona con disabilità intellettiva.